10.12.2022
Snam sperimenta con l’idrogeno per la compressione del gasNel novembre 2022, Snam ha completato con successo una serie di test volti a sperimentare l'utilizzo dell'idrogeno come combustibile per alimentare turbine a gas, presso una delle sue centrali di compressione del gas naturale a Istrana, in Italia. L'esperimento, il primo del genere a livello mondiale e realizzato in collaborazione con Baker Hughes, società di tecnologia energetica, ha dimostrato la compatibilità dei vari asset con l'utilizzo di una miscela di idrogeno (al 10%) e gas naturale. L'impianto di Istrana è una delle 13 stazioni di compressione lungo la rete di trasporto del gas in Italia, con la funzione di pompare il gas per aiutarlo a viaggiare attraverso i gasdotti verso i vari punti di consumo in tutto il paese. Si tratta della prima centrale di compressione italiana in cui è stata installata una turbina 'hydrogen-ready', la NovaLT12, progettata e costruita da Baker Hughes nei propri stabilimenti italiani. I test hanno coinvolto anche un'altra turbina Baker Hughes già in esercizio nell'impianto, la PGT25, progettata per il funzionamento a gas naturale, che è stata testata per la prima volta utilizzando una miscela di gas naturale e idrogeno (al 10%). Tra stazioni di sovralimentazione e stazioni di stoccaggio, Snam dispone di 39 turbine PGT25 installate, su un totale di 73 macchine, che rappresentano circa il 70% della sua potenza totale (1325 MW). L'introduzione di idrogeno in quantità crescenti nell'attuale flotta (dalla miscela al 10% testata fino a volumi compresi tra il 15 e il 20%) consentirà una maggiore riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) rispetto all'utilizzo del solo gas naturale. Sulla base dei dati di esercizio al 2021, un utilizzo permanente del 10% di idrogeno in tutte le turbine PGT25 del gruppo Snam consentirebbe di evitare quasi 20.000 t/a di emissioni di CO2, riducendo ulteriormente il già limitato impatto dell'approvvigionamento di gas naturale. Snam intende proseguire la collaborazione con i fornitori di turbine con l'obiettivo di estendere la compatibilità con l'idrogeno a tutta la sua flotta di turbocompressori. Le indagini in corso sono finalizzate a verificare, 'sul campo', sia la reazione dei vari componenti dal punto di vista metallurgico, sia la necessaria manutenzione ed efficienza delle turbine in presenza di idrogeno, nonché la conformità con severi requisiti di sicurezza e di impatto ambientale. In futuro, questi test potrebbero portare allo sviluppo di uno standard coerente per la progettazione di tutte le future unità di compressione utilizzate da Snam. I test sono stati svolti da Snam insieme a Baker Hughes, partner dell'azienda sia nella fornitura della nuova turbina NovaLT12 che nelle attività di field test. Quest'ultima ha coinvolto anche Saipem e Max Streicher, quali partner tecnologici, e Siad, che ha fornito l'idrogeno. L'obiettivo dell'iniziativa è continuare a testare le infrastrutture del gas esistenti per la compatibilità con l'uso dell'idrogeno, rendendole pronte per il trasporto di questa molecola, che avrà un ruolo chiave nel processo di transizione energetica. Nel 2019 Snam ha sperimentato per prima in Europa l'iniezione di idrogeno in un tratto della propria rete di trasporto del gas ad alta pressione, prima al 5% e successivamente al 10%. Nel 2020 sono stati effettuati i test della turbina NovaLT12 con idrogeno fino al 10% miscelato con gas naturale presso lo stabilimento Baker Hughes di Firenze, Italia. Questa è la prima famiglia di turbine Baker Hughes ad alte prestazioni "pronte per l'idrogeno", in grado di bruciare miscele di gas naturale e idrogeno, dal 5% fino al 100% di idrogeno. Snam sta inoltre conducendo studi sulla compatibilità dei propri siti di stoccaggio con l'idrogeno, con l'obiettivo di completare la valutazione dell'intera sua infrastruttura.