20.06.2025
Tiglieto e la rinascita estiva tra serbatoi, pozzi e biodiversità

Quando l’estate avanza, le colline di Tiglieto, arroccate tra le valli del Parco del Beigua, si preparano a un clima di siccità che mette a dura prova l’approvvigionamento idrico del piccolo centro ligure: qui, tra borghi antichi e rari lembi di vegetazione umida, l’acqua è un bene prezioso, poiché non solo garantisce la vita quotidiana a una popolazione che, nei giorni di maggiore afflusso turistico, raggiunge i 2.500 abitanti equivalenti, ma sostiene la sopravvivenza di anfibi, rettili e libellule che popolano i ruscelli nei pressi dell’antica Badia cistercense.

Proprio in questo scenario, lo scorso 18 giugno è stato inaugurato un nuovo “campo pozzi” targato IRETI, società del Gruppo Iren, in località Molino Vecchio, a pochi passi dalla Badia di Tiglieto: un investimento complessivo di circa 250.000 euro che ha portato all’installazione di tre nuovi serbatoi, due elettropompe sommerse e oltre due chilometri di nuove condotte interrate lungo la SP 76 fino al ponte sul Torrente Orba.

Il risultato è una capacità di estrazione aggiuntiva di fino a 10 litri al secondo, capaci di assicurare un flusso costante di acqua potabile fino ai serbatoi di Levratta, Catoccia e Picona, con lo scopo di affrancare definitivamente l’area dall’uso delle autobotti durante i picchi estivi.

Oltre all’aspetto idrico, il progetto include un’attenzione particolare al contesto ambientale: le nuove condotte si sviluppano in aree dove, già a poche centinaia di metri, prosperano specie di anfibi e libellule che rischierebbero di scomparire senza un adeguato apporto d’acqua nei mesi più caldi; grazie al potenziamento del sistema, dunque, si assicura una “win-win situation” ossia la popolazione non subirà più interruzioni nella fornitura e le zone umide circostanti manterranno il loro patrimonio faunistico e floristico.

Un cenno particolare merita la Badia di Tiglieto, fondata nel 1120, che veglia su quest’angolo di Liguria con la sua imponenza cistercense: i lavori si sono svolti proprio sui terreni un tempo appartenuti all’abbazia, in un dialogo continuo tra passato e futuro.

L’obiettivo dichiarato è infatti quello di valorizzare il sito storico, favorendo un modello di turismo sostenibile che unisca cultura, natura e innovazione tecnologica; non si tratta tuttavia di un traguardo definitivo, perché è già in programma un secondo lotto di interventi, che prevede la costruzione di un nuovo impianto di rilancio lungo la Strada Provinciale 1 e la posa di una condotta aggiuntiva fino al serbatoio di Pian di Faggio. L’estensione in questione, quindi, completerà un anello di distribuzione tra Tiglieto Capoluogo, Casavecchia e Acquabuona, elevando ulteriormente la resilienza di tutto il sistema idrico comunale.