Nella tranquilla cittadina di Carlyle, nella provincia del Saskatchewan, è riapparso un pezzo di storia poco comune: un antico serbatoio in legno di Redwood (un cimelio dell’industria petrolifera e dell’architettura urbana), ora esposto come testimonianza di un passato ingegneristico e culturale ricco di significato.
La storia di questo serbatoio affonda le radici nell’America del XIX secolo: costruito negli anni Cinquanta dalla BS&B, acronimo per Black, Sivalls & Bryson, era parte di una tradizione industriale che iniziò nel 1892 in Pennsylvania. La loro prima realizzazione fu destinata ai campi petroliferi, ma l’utilizzo di questi serbatoi in legno si estese anche a grattacieli newyorkesi: montati sui tetti, sfruttavano la gravità per garantire l’approvvigionamento idrico ai piani più alti, laddove la pressione dell’acqua urbana non arrivava.
Con i decenni, BS&B evolvette verso la produzione di impianti metallici per trattamenti industriali, compresi separatori e serbatoi moderni; nel 1927, la multinazionale iniziò a vendere attrezzature in Canada occidentale, estendendo la propria influenza fino alle praterie del Saskatchewan.
Il serbatoio, ora visibile a Carlyle, proviene da un luogo più remoto: era collocato a nord-ovest di Alida e utilizzato come “pop tank”, un serbatoio di produzione per un trattamento idraulico (treater): venne impiegato fino ai primi anni 2000 grazie alla propria funzionalità, opera monumentale in legno con misure che raccontano una scala industriale per circa 5 metri di diametro e 2,5 metri di profondità.
Due elementi rendono questo manufatto particolarmente raro nella regione: la sua struttura in Redwood, un materiale resistente e ormai in disuso, e il fatto che, dopo decenni di servizio, rimangano pochi esemplari integri nel sud-est della Saskatchewan.
Proprio per questo ha trovato una nuova vita: trasferito dall’azienda Woodland Development Corp, è ora esposto davanti alla loro sede a Carlyle, corredato da una targhetta esplicativa che ne ricorda le origini e la funzione.
Questa installazione non è solo un tributo a un pezzo unico di ingegneria, ma è una finestra su molti temi intrecciati:
– Innovazione tecnica e architettonica: legno resistente grazie alla costruzione solida e testimoni della funzione idraulica di alto livello.
– Memoria industriale: legami tra paesaggi rurali e città, tra industria petrolifera e skyline urbane.
– Identità comunitaria: un pezzo di storia che diventa elemento riconosciuto e accessibile a tutti, segno di una collettività che valorizza le radici.
Oltre allo storico serbatoio in legno ora in mostra a Carlyle, il Saskatchewan custodisce altre reliquie d’acqua:
– la torre dell’acqua di Humboldt, con la sua elegante silhouette da faro e lo sguardo aperto sulla prateria: costruita nel 1915, la torre di Humboldt, con una struttura interna in acciaio alta circa 24 metri e incorporata in una copertura in legno, resta una delle sole quattro ancora esistenti in tutta la provincia; oggi è aperta al pubblico attraverso visite guidate che comprendono una salita su scala interna e una vista panoramica di 360 gradi. Il restauro, reso possibile grazie al coinvolgimento della comunità e al programma Heritage Canada Foundation, ne ha garantito la nuova vita;
– le strutture ottagonali di Kamsack, Kerrobert e Weyburn, testimoni discreti di un’epoca passata: questi centri ospitano strutture dalla costruzione ottagonale, firmate dallo studio Chipman and Power intorno al 1914-1915. Le torri, progettate come “lighthouse‑like,” funzionavano come serbatoi di pressione idrica e sono tra le poche rimaste oggi;
– il Girvin Pump House: eretta nel 1906, è una piccola torre d’acqua unica nel suo genere, costruita originariamente per abbeverare cavalli e alimentare un fontanile pubblico. È l’unico edificio di questo tipo in Saskatchewan riconosciuto come Municipal Heritage Property dal 1994.