14.11.2025
La vecchia sirena torna a suonare dal serbatoio di Pickens contro il maltempo estremo

A Pickens, nel nord dello Stato della Carolina del Sud, per decenni c’era una sirena esterna, il classico urlo metallico che avvisava la popolazione quando il cielo smette di essere un semplice sfondo e si trasforma in una minaccia.

Per anni, poi, è rimasta in silenzio, quasi un reperto urbano, ma ora la città ha deciso di rimetterla al centro del proprio sistema di sicurezza: la vecchia sirena verrà restaurata e reinstallata sul serbatoio della città per tornare a fare ciò per cui era nata, ossia avvisare i residenti in caso di maltempo severo.

Pickens vuole rafforzare gli avvisi alla popolazione per eventi meteo pericolosi, recuperando un dispositivo definito esplicitamente una sirena d’allarme esterna storica: l’operazione non è soltanto un intervento tecnico ma un gesto dal forte valore simbolico, in quanto, in un’epoca dominata da smartphone, app e notifiche push, tornare a investire su un sistema acustico che si sente a cielo aperto significa riconoscere che, in una situazione critica, non tutti hanno il telefono in mano, non tutti stanno controllando le previsioni e spesso servono segnali semplici, immediati, capaci di raggiungere chiunque si trovi all’aperto, in auto o in casa con il televisore spento.

La scelta arriva in un contesto in cui il meteo dell’Upstate, la parte nord-occidentale della Carolina del Sud, è sempre più spesso associato a situazioni di rischio: la regione è abituata a temporali violenti, linee di groppo, episodi di grandine intensa e, non di rado, allo sviluppo di supercelle in grado di generare tornado o raffiche di vento distruttive. È in questo scenario che l’idea di avere, oltre agli avvisi digitali, anche un forte segnale acustico che attraversa la città acquisisce un senso ancora più concreto.

La sirena restaurata, naturalmente, non sostituirà le tecnologie più moderne, ma vi si affiancherà. Le amministrazioni locali e le strutture di emergenza insistono da anni sull’importanza di avere più livelli di protezione: non solo segnali sonori, ma anche piani familiari di emergenza, conoscenza dei luoghi sicuri dove ripararsi, capacità di leggere le indicazioni ufficiali senza farsi travolgere da voci e disinformazione.