19.09.2025
Serbatoio d’Arte al Parco Simone Costa a Fiumicino

Sabato 20 settembre, il Parco Simone Costa a Fiumicino si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, pronto ad accogliere voci, corpi e suoni. È in quella cornice che si svolgerà “Serbatoio d’Arte”, un appuntamento che promette di essere molto più di un semplice spettacolo: sarà una festa della creatività locale, un momento in cui l’arte, nelle sue forme più diverse, diventa ponte e spazio condiviso, occasione di crescita personale e di comunità.

Promosso da Artematica A.P.S. con il patrocinio del Comune di Fiumicino, Serbatoio d’Arte è pensato per dare voce ai giovani talenti del territorio. È un invito a mostrare ciò che si è: musica, danza, teatro, canto, ed altre forme espressive tutte insieme, non isolate, non separate, ma in dialogo tra loro. Si tratta di offrire non solo un palco, ma uno spazio pubblico, all’aperto, che appartiene a tutti i cittadini, perché la cultura, quando è condivisa, amplifica se stessa.

In questo senso “Serbatoio d’Arte” ha un doppio volto: da un lato è vetrina, cioè esposizione dei talenti locali; dall’altro è momento di scambio, di incontro, di sviluppo. Chi si esibisce può confrontarsi con un pubblico reale, respirare l’adrenalina della performance; chi assiste può farsi sorprendere, lasciarsi contaminare, scoprire forme nuove, gusti nuovi.

Ma al Parco Simone Costa non si viene solo per l’arte: si viene anche per guardare, ricordare, riconoscere. Perché accanto ai vialetti, ai prati, agli alberi, s’innalza il serbatoio concreto, un edificio storico che dà il nome alla via e al parco stesso: l’edificio Acea lungo Via del Serbatoio.

L’evento Serbatoio d’Arte inizierà alle 18.30 e terminerà intorno alle 20.30: è un evento gratuito, aperto a tutta la cittadinanza, senza limiti di età: bambini, adolescenti, adulti, anziani, chiunque vorrà essere partecipe è benvenuto.

Quando arriverete al parco, cercate con lo sguardo il grande edificio che dà nome alla via. Osservatelo, lasciate che le sue linee vi parlino: è lì che la memoria del luogo incontra l’oggi, che il passato si intreccia con il presente.