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08.08.2025
Serbatoio da tonnellate d’acqua per la centrale nucleare di Haiyang

La recente installazione del modulo CB-20, un gigantesco serbatoio idrico di sicurezza da 419 tonnellate, segna ùl’impegno verso sistemi di sicurezza passiva in grado di garantire l’integrità dei reattori anche in situazioni di emergenza.

Questo intervento, avvenuto il 4 agosto 2025 presso la centrale di Haiyang in provincia di Shandong, avvicina la Cina al completamento dei nuovi unità 3 e 4, parte di un piano più ampio che prevede sei reattori CAP1000 già approvati dallo Stato nel 2022.

Il CB-20 è progettato per contenere oltre 3.000 tonnellate d’acqua, riserva strategica destinata al raffreddamento della calotta di contenimento e al sistema di stoccaggio del combustibile esausto in caso di necessità: con un diametro di 26 metri e un’altezza di 10 metri, questo modulo pesa circa 419 tonnellate e rappresenta l’elemento più voluminoso dei sistemi passivi di sicurezza del reattore.

I sistemi passivi non richiedono azioni esterne o alimentazione elettrica per intervenire durante un malfunzionamento, sfruttando invece forze naturali come la gravità e la circolazione naturale dei fluidi: in caso di emergenza, l’acqua immagazzinata nel CB-20 può fluire naturalmente verso la calotta primaria del reattore, assorbendo il calore residuo del nucleo, o essere reindirizzata alla piscina del combustibile esausto, mantenendo la sicurezza dell’impianto fino a 72 ore senza alcun intervento umano.

Il CAP1000 è la versione cinese del reattore AP1000 originariamente sviluppato da Westinghouse, adattato ai requisiti normativi e produttivi locali attraverso un accordo di trasferimento tecnologico iniziato nel 2008. La localizzazione supera l’80%, consentendo una costruzione modulare accelerata: il tempo stimato dal primo getto di calcestruzzo al caricamento del combustibile è di 50 mesi, a cui seguono circa sei mesi per il collegamento alla rete, con prospettive di ulteriore riduzione grazie all’esperienza di cantiere.

L’installazione del CB-20 si inserisce nel programma di potenziamento della capacità nucleare cinese, che mira a portare a regime almeno 58 GWe di potenza operativa entro il 2020 e oltre 30 GWe in costruzione, con un occhio alle tecnologie di Terza Generazione.

Le prime due unità AP1000 di Haiyang, entrate in commercio rispettivamente nell’ottobre 2018 e nel gennaio 2019, producono congiuntamente circa 20 TWh all’anno, contribuendo in modo significativo al mix energetico nazionale; l’avvio delle unità 3 e 4 è pianificato entro il 2027, secondo un cronoprogramma di 56 mesi per ciascuna costruzione, e beneficerà della standardizzazione modulare e delle lezioni apprese nei primi quattro reattori.