15.01.2020
Serbatoi e torri piezometricheNegli schemi acquedottistici, spesso sono necessarie le torri piezometriche: in pratica sono delle vere e proprie "torri" composte da un serbatoio sollevato da terra grazie a tralicci, i quali possono essere in metallo o, molto più spesso, in muratura. Le prime torri piezometriche si fanno risalire all'Impero Romano, poiché la loro funzione, oltre ad avere un serbatoio come riserva per l’accumulo di acqua, è quella di, naturalmente, compensare la rete idrica in particolar modo lavorando per vasi comunicanti, proprio per ottenere una maggiore pressione nelle condutture rispetto alla pressione nella rete urbana dell’acquedotto. Una pressione giornaliera pressoché costante, indipendentemente dalle condizioni di utilizzo della rete idrica, viene garantita da una pompa che porta l’acqua fino al serbatoio: le torri piezometriche possono raggiungere e superare anche i 40 metri, in quanto è la loro altezza che determina il valore della pressione dell’acqua in uscita alla base del serbatoio. Ovviamente, tale pressione non può essere maggiore di quella della pompa che lo riempie: per questo motivo e per garantire una distribuzione costante all'utenza, il serbatoio ed il suo livello devono essere monitorati costantemente con precisione ed affidabilità.