La vita utile della benzina all’interno del serbatoio non è infinita: se lasciata a lungo senza ricambio, il carburante subisce processi di degradazione chimica che ne compromettono le proprietà e possono causare malfunzionamenti, da depositi nei condotti di alimentazione a corrosione delle componenti metalliche.
Studi e case histories indicano che, in condizioni ordinarie di serbatoio, la benzina comincia a deteriorarsi già dopo 3-6 mesi, con un decadimento più rapido nei carburanti contenenti etanolo: a un anno, senza l’uso di stabilizzanti, l’energia erogabile si riduce in modo evidente e aumentano le particelle gommeose che ostruiscono filtri e iniettori.
Fortunatamente, esistono procedure e additivi che permettono di prolungare la shelf-life del carburante e di riconoscere quando è il momento di sostituirlo.
La benzina è un liquido di colore giallo chiaro, oleoso e con caratteristico odore acre, ottenuto dalla distillazione del petrolio greggio tra 35 °C e 215 °C, di cui circa il 10 % dei derivati ottiene il grado di carburante dopo la prima frazione di distillazione: fino al 2000, la benzina conteneva piombo tetraetile come antidetonante, sostanza bandita dall’Unione Europea e sostituita con additivi alternativi, col risultato di una “benzina verde” priva di piombo, identificata da pigmenti rimossi definitivamente nel 2012.
Con il serbatoio pieno, si riduce lo spazio per l’umidità, rallentando l’ossidazione; tuttavia, la benzina non evapora solamente, ma subisce trasformazioni chimiche che portano alla formazione di depositi solidi e corrosivi.
L’elemento centrale della “scadenza” della benzina è l’ossidazione: esposta all’ossigeno, la componente volatile del carburante si trasforma in gomme, resine e vernici che aderiscono alle pareti del serbatoio e alle parti del circuito di alimentazione.
In presenza di etanolo, comune nei carburanti moderni, l’assorbimento di umidità accelera la formazione di acidi che possono corrodere le superfici metalliche interne: inoltre, in condizioni di scarsa igiene dei serbatoi, batteri e funghi possono proliferare, generando biofilm che ostruiscono tubature e iniettori.
I segnali più immediati di carburante “scaduto” sono:
– Modifica cromatica: da chiaro/giallo a tonalità più scure, fino al marrone o nero, indice di formazione di gomme e resine.
– Odore pungente: un aroma più acre o “impastato” segnala la presenza di composti ossidati.
– Sedimenti: particelle solide visibili sul fondo del contenitore o nel filtro benzina.
Righetto Serbatoi affronta il problema della degradazione della benzina in serbatoi attraverso un approccio integrato che unisce materiali e rivestimenti anticorrosione di alta qualità, sistemi di monitoraggio e controllo perdite, nonché una gamma di accessori specifici per prevenire contaminazioni da acqua e particelle.
Grazie a rivestimenti interni ed esterni performanti, filtri separatori e dispositivi di gestione continua del livello, l’ossidazione e la formazione di gomme/resine vengono drasticamente ridotte, mentre l’impiego di soluzioni software garantisce il mantenimento di un serbatoio sempre sufficientemente pieno e senza ingressi d’aria.
La manutenzione programmata, unita a tecnologie digitali e a sistemi di rilevamento perdite, completa il quadro di misure che estendono significativamente la shelf-life del carburante e tutelano l’integrità delle componenti metalliche.
Righetto utilizza acciai di prima qualità, con coperture interne ed esterne verniciate mediante impianti moderni, per proteggere la lamiera dall’attacco degli agenti atmosferici e dalla formazione di ruggine. I rivestimenti flessibili applicati all’interno delle cisterne formano una barriera non corrosiva chimicamente resistente anche ai carburanti con percentuali di etanolo, prevenendo l’adesione di gomme e resine sulle pareti.
Per garantire la sicurezza e bloccare eventuali infiltrazioni d’acqua o perdite di carburante, Righetto propone centraline di rilevamento LAG 14ER che mantengono l’intercapedine dei serbatoi riempita con miscela antigelo e segnalano immediatamente eventuali fughe; in alternativa, il sistema EUROVAC crea una depressione costante nell’intercapedine (circa 400 mbar): la caduta di pressione attiva allarmi sonori e visivi, consentendo interventi rapidi e mirati.
Per evitare la formazione di biofilm e corrosione interna causati dall’umidità nei serbatoi, Righetto mette a disposizione filtri separatori d’acqua a cartuccia assorbente, in grado di rimuovere l’acqua libera dal gasolio e dalla benzina; ancora, i filtri impurità in linea trattengono particelle solide e morchie prima che raggiungano pompe e iniettori, preservando le proprietà del carburante e mantenendo pulito il circuito di alimentazione
Poi, la gamma di sensori radar per la misura continua di livello permette di mantenere il serbatoio sempre sufficientemente pieno, riducendo lo spazio per l’ossigeno e rallentando l’ossidazione: i sistemi gestionali “Mago” e “Fuel Manager” integrano tag RFID, sonde di livello e collegamenti GSM/GPRS per controllare in tempo reale le giacenze, programmare soglie di allarme e visualizzare i rifornimenti su PC o smartphone, riducendo i fermi macchina e ottimizzando il ricambio del carburante prima del deterioramento.
Se si sospetta che la benzina abbia superato la vita utile, non va affatto bruciata o versata nell’ambiente: è necessario rivolgersi a un centro di raccolta e smaltimento rifiuti pericolosi, seguendo le normative locali su oli e carburanti esausti: tramite i servizi comunali o le stazioni di servizio autorizzate, si potrà conferire il carburante in sicurezza, evitando danni ambientali e sanzioni.