Il settore della sicurezza antincendio in Italia ha subito trasformazioni significative negli ultimi anni, caratterizzate da un processo di armonizzazione normativa che ha ridefinito i contorni dell’attività professionale nel settore della prevenzione incendi: le modifiche, culminate con i decreti del settembre 2021, rappresentano un momento di svolta che richiede ai professionisti del settore una rinnovata comprensione degli adempimenti e delle responsabilità connesse alla progettazione della sicurezza antincendio.
L’introduzione dei decreti del settembre 2021 ha segnato il completamento di un percorso di allineamento tra due pilastri fondamentali della normativa italiana: le norme generali, facenti capo al Decreto Legislativo 81/2008, e quelle speciali, disciplinate dal Decreto Legislativo 139/2006.
L’armonizzazione ha permesso di superare le precedenti frammentazioni normative, creando un quadro più coerente e sistematico: in questo contesto, il Codice di Prevenzione Incendi ha acquisito un ruolo centrale, estendendo la sua sfera di applicazione oltre le tradizionali attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco, per abbracciare anche tutte quelle situazioni che non possono essere classificate come a basso rischio di incendio.
La consolidazione del campo di applicazione del Codice di Prevenzione Incendi rappresenta uno degli aspetti più rilevanti di questa trasformazione normativa: non si tratta più di un riferimento tecnico circoscritto alle sole attività sottoposte a specifici controlli amministrativi, ma di uno strumento metodologico che abbraccia un panorama molto più ampio di situazioni e contesti.
Un’espansione di questo tipo comporta che i professionisti del settore debbano confrontarsi con scenari applicativi più complessi e articolati: le attività che precedentemente potevano essere considerate al di fuori del perimetro di applicazione delle norme speciali antincendio, ora richiedono un approccio più strutturato e sistematico, basato sui principi e sui metodi del Codice di Prevenzione Incendi.
Il professionista antincendi si trova oggi di fronte a sfide inedite che richiedono competenze sempre più specializzate e aggiornate: la necessità di armonizzare l’applicazione delle norme secondo due distinte declinazioni, pur mantenendo la coerenza dei principi fondamentali, rappresenta una delle sfide più complesse da affrontare.
Da un lato, infatti, il professionista deve padroneggiare le specificità tecniche del Codice di Prevenzione Incendi, con le sue metodologie di analisi del rischio e i suoi approcci prestazionali; dall’altro, deve essere in grado di integrare questi elementi con le disposizioni del Decreto Legislativo 81/2008, che mantiene la sua centralità nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
Questa duplice competenza richiede non solo una conoscenza approfondita delle norme tecniche, ma anche la capacità di interpretare e applicare i principi generali della prevenzione in contesti specifici, tenendo conto delle peculiarità di ogni singola attività o ambiente di lavoro.
La progettazione della sicurezza antincendio non può più essere concepita come un’attività puramente tecnica, ma deve essere inquadrata in una visione più ampia che tenga conto degli aspetti organizzativi, procedurali e gestionali.
La sicurezza antincendio si configura così come un settore in continua evoluzione, dove l’innovazione normativa e tecnologica richiede ai professionisti di adattarsi costantemente a nuove sfide e opportunità: in questo contesto, la capacità di interpretare e applicare correttamente le norme rappresenta non solo un obbligo professionale, ma anche un fattore determinante per il successo e la credibilità dell’attività professionale nel settore della prevenzione incendi.