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03.10.2025
Il PNRR per la rete idrica del Molise

Il Molise si colloca in prima linea per cifre pro capite investite: con una spesa stimata in 367 euro per abitante, è la regione italiana che di più sta puntando a intervenire sulla propria rete idrica: una rete fatta di tubature vetuste, dispersioni ingenti, serbatoi e impianti che da tempo chiedono attenzione e manutenzione straordinaria.

Il progetto si articola in più fronti: il campo più visibile è quello della digitalizzazione della rete di distribuzione. Si parla di 54 milioni di euro (di cui 4 cofinanziati dalla società GRIM) per trasformare i sistemi tradizionali in sistemi intelligenti, con la sostituzione di circa 160.000 vecchi contatori con smart meter e con l’installazione nei serbatoi di strumenti che permetteranno, grazie al telecontrollo, di rilevare perdite o anomalie in tempo reale. In pieno agosto 2025, si registrava che oltre 100.000 contatori erano già stati sostituiti, un segnale che il cronoprogramma è attivo.

Ma il piano non si ferma al digitale, grazie ad una serie di interventi strutturali che riguarda dighe, invasi, depuratori, manutenzioni di serbatoi sparsi nei vari Comuni: otto milioni e mezzo sono stati stanziati per riparazioni nella diga del Liscione, danneggiata da un’alluvione ormai lontana nel tempo (2003), mentre 6.5 milioni sono destinati alla diga di Arcichiaro, con termine lavori previsto per febbraio 2026.

C’è anche il capitolo depuratori: cinque impianti da Campobasso a Termoli saranno riqualificati, e specifici interventi sulle vasche dei serbatoi di Difesa Grande sono finanziati in parte dal PNRR e in parte dalla Regione (1.68 milioni + 420mila euro).

Infine, c’è la manutenzione straordinaria dei serbatoi: 14 milioni del PNRR, più 4 del Fondo sviluppo e coesione, per mettere mano a serbatoi di 12 Comuni, da Baranello a Sepino. L’obiettivo è chiaro: non soltanto rattoppare, ma ricostruire pezzo per pezzo una rete che possa reggere alle sfide non solo del presente, ma del prossimo decennio. E si vuole andare oltre, coinvolgendo anche le infrastrutture di grande adduzione e captazione, in una prospettiva che amplia lo sguardo su scala regionale.

Da cronaca tecnica ad auspicabile rinascita infrastrutturale: nel Molise l’acqua non è più tema marginale, ma tema d’investimento, di innovazione, di cura quotidiana. E dietro ai numeri, il segreto del successo non sarà il finanziamento, ma la capacità di trasformare quei soldi in impianti che funzionano, in perdite ridotte, in manutenzioni puntuali, insomma, in un servizio che i cittadini possano sentire più vicino e affidabile.