09.05.2025
Perché pulire i serbatoi di stoccaggio di gasolio

La manutenzione dei serbatoi di gasolio è spesso vista come un’operazione routinaria, ma riveste un’importanza cruciale per garantire non solo la qualità del carburante, ma anche la sicurezza delle persone e dell’ambiente.

Nel corso del tempo, all’interno delle cisterne si accumulano acqua, sedimenti e microrganismi che, se trascurati, possono corrodere le pareti, alterare le proprietà del gasolio e dar luogo a guasti imprevedibili negli impianti serviti.

Per questo motivo, un programma di pulizia regolare non è un costo superfluo, bensì un investimento che ripaga nel lungo termine attraverso risparmi sui fermi macchina, sul consumo di carburante e sulla gestione dei rischi ambientali.

Il diesel, in quanto idrocarburo di origine organica, è soggetto a fenomeni di degradazione e ossidazione durante il periodo di stoccaggio: l’umidità che si condensa sulle pareti favorisce la formazione di emulsioni acqua (olio e la sedimentazione di particelle solide derivanti da polveri o residui di ruggine), dando origine a una fanghiglia pesante sul fondo del serbatoio. In queste condizioni, le microforme viventi, come batteri, alghe e funghi, trovano un ambiente ideale per proliferare, producendo biofilm che intasano filtri e tubazioni e compromettono la stabilità del gasolio stesso.

Quando i contaminanti non vengono rimossi, i danni sono molteplici:
– Corrosione interna: l’acqua e le particelle abrasive erodono le pareti metalliche, riducendo lo spessore e aumentando il rischio di perdite con conseguenze ambientali e sanzioni amministrative.
– Problemi al motore e agli impianti: il gasolio “sporco” può danneggiare pompe ad alta pressione e ugelli di iniezione, causando inefficienze nella combustione, aumento dei consumi e fermi operativi imprevisti.
– Sicurezza e ambiente: le incrostazioni organiche favoriscono incendi spontanei in presenza di scintille, mentre eventuali perdite si traducono in contaminazione del suolo e delle falde acquifere.

La procedura standard di pulizia si articola in più fasi, studiate per rimuovere completamente sedimenti e biofilm senza danneggiare le strutture: prima si provvede al dégazage, ossia alla bonifica dalle esalazioni infiammabili, quindi si svuota il serbatoio del carburante residuo, eventualmente filtrato e conservato se in buone condizioni. A questo punto si estraggono meccanicamente le fanghiglie con appositi aspiratori, si lavano le pareti interne con getti ad alta pressione e detergenti specifici e, infine, si asciuga accuratamente l’ambiente, verificando l’efficacia dell’intervento mediante ispezione visiva e analisi di laboratorio su campioni del fondo.

Oltre ai metodi meccanici, è sempre più diffuso il lavaggio chimico, che sfrutta soluzioni acide o alcaline per disgregare i contaminanti più aderenti: tale tecnica, se condotta da personale specializzato e con corrette misure di sicurezza, garantisce un’efficacia superiore e un risparmio di tempo ed energia rispetto al solo lavaggio idrodinamico.

Per quanto riguarda ogni quanto fare la pulizia del serbatoio di gasolio, non esiste una regola universale: la tempistica dipende dal tipo di carburante, dalle condizioni ambientali e dall’intensità d’uso del serbatoio. Comunque, la maggior parte degli esperti consiglia un controllo approfondito ogni 12 mesi e una pulizia completa ogni 3-5 anni, con ispezioni intermedie per valutare eventuali accumuli e intervenire tempestivamente.

L’adozione di sistemi di monitoraggio continuo dell’umidità e della concentrazione di particelle sospese è un ulteriore strumento di prevenzione che permette di programmare gli interventi prima che si manifestino criticità.

Investire nella pulizia regolare dei serbatoi porta vantaggi tangibili sotto molteplici profili: la durata di vita delle infrastrutture si allunga grazie alla diminuzione dei fenomeni corrosivi, mentre la qualità del gasolio si mantiene elevata, assicurando prestazioni ottimali e consumi ridotti dei motori; sul piano economico, si riducono i costi di manutenzione straordinaria e gli eventuali fermi macchina, e si evitano multe e spese di bonifica in caso di sversamenti accidentali. Infine, sul fronte della responsabilità sociale e ambientale, le aziende dimostrano un impegno concreto nella protezione del territorio e nella sicurezza dei lavoratori.