Nell’ambito della tutela del patrimonio storico-architettonico della città di Padova, è stato avviato un progetto volto alla protezione delle cupole della Basilica di Sant’Antonio di Padova, meta di pellegrinaggio e punto di riferimento religioso e urbano: è stato annunciato che si metterà in opera un nuovo sistema antincendio ad hoc, ideato per intervenire sulle strutture della Basilica maggiormente vulnerabili all’interno del complesso monumentale.
Le cupole, parte integrante del profilo architettonico della Basilica e simbolo riconosciuto della città, sono tradizionalmente elementi complessi da proteggere, poiché rappresentano zone critiche e difficili da ispezionare, più esposte agli agenti esterni, spesso con collegamenti meccanici e impiantistici nascosti che rendono l’intervento manuale più complicato.
In seguito all’incendio della cattedrale di Notre‑Dame de Paris nel 2019, è cresciuta la consapevolezza della fragilità di edifici storici di grande pregio, in quanto un rapido propagarsi delle fiamme può compromettere in pochi minuti secoli di storia e arte.
Il progetto padovano intende dunque anticipare possibili scenari critici e dotare la Basilica di un sistema in grado di reagire efficacemente in caso di incendio: dal punto di vista tecnico, il sistema prescelto è basato su acqua nebulizzata ad alta pressione, con gli ugelli che rilasciano una “nebbia” molto fine, costituita da goccioline sparse, le quali, cambiando stato e aumentando di volume, contribuiscono a raffreddare e spegnere le fiamme mantenendo un quantitativo d’acqua relativamente contenuto rispetto a un impianto tradizionale. E’ una tecnologia particolarmente adatta per ambienti monumentali, dove l’equilibrio tra efficacia antincendio e conservazione del bene è delicato.
Il valore complessivo dell’intervento è stimato in circa 1,5 milioni di euro ed è prevista l’installazione entro la fine del 2025 con i lavori effettivi che partiranno dall’inverno, per concludersi entro il successivo giugno, con l’obiettivo di operare in modo tempestivo.
