07.03.2020
Nuovo centro idrico e nuovo serbatoio per Canove di ArzignanoIl nuovo centro idrico di Canove di Arzignano trova origine nell’ambito di un intervento su vasta scala, la cui finalità è l’interconnessione dei sistemi di fondovalle. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di un serbatoio da 750 metri cubi, oltra al potenziamento degli impianti di sollevamento (attualmente pompe di profondità presso quattro pozzi); in questo modo, si aveva sia la distribuzione ad Arzignano che la sollevazione al serbatoio Poiaracca (per esso, era previsto un ampliamento, lungo l’esistente condotta DN 450 in acciaio). In un secondo momento, il progetto ha valutato di realizzare la vasca di accumulo dimensionata sia per le esigenze di Canove, sia per quelle soddisfatte con l’ampliamento del serbatoio Poiaracca: il progetto definitivo, verificata la possibilità di intervento, vede la realizzazione di un accumulo di 7700 metri cubi. Il nuovo centro idrico di Canova, quindi, sarà provvisto di un impianto di filtrazione a carboni attivi (Gac), per il trattamento degli "inquinanti emergenti", in particolare modo delle sostanze perfluoro-alchiliche. A ciò, si aggiunge l’installazione di un impianto fotovoltaico da 35 kV e l’installazione di un gruppo elettrogeno di adeguate dimensioni, per far fronte alla possibile mancanza di energia elettrica. Andrea Pellizzari, consigliere delegato di Acque del Chiampo, ha dichiarato: "Questo progetto rappresenta un ulteriore tassello nel complesso di interventi che la nostra Società sta mettendo a punto per dare concretezza agli indirizzi che i Comuni Soci ci avevano dato fin dall’insediamento, quasi tre anni fa, dell’attuale governance. In piena sintonia con gli interventi che Enti superiori come Regione, Stato e Veneto Acque stanno realizzando sul territorio, noi andiamo ad aggiungere buone pratiche per migliorare gli impianti esistenti".