22.08.2025
Elettrico o Diesel: quale motorizzazione per il gruppo antincendio EN 12845?

Quando si pensa alla sicurezza antincendio, ogni dettaglio conta: ogni bullone, ogni valvola, ogni sorgente di energia. In cima a questa piramide di scelte c’è il cuore pulsante del sistema: il motore della pompa principale, che può essere elettrico o diesel. Ma quale scegliere?

Partiamo da un motore elettrico asincrono trifase, chiuso, autoventilato, con rotore a gabbia di scoiattolo: è silenzioso, compatto, ha un avviamento immediato e non richiede carburante. È questa eleganza “pulita” che rende l’elettropompa una scelta privilegiata nei contesti industriali o civili dotati di rete elettrica stabile.

Il sito Righetto Serbatoi descrive gli allestimenti standard che includono motori elettrici (asincrono trifase chiuso autoventilato esternamente con rotore a gabbia di scoiattolo) confermando come l’attrezzatura sia studiata per essere robusta e immediata all’uso.

Poi c’è il motore diesel: potente, autonomo, capace di operare anche quando la rete elettrica viene meno. Ideale per siti isolati o soggetti a blackout. Il gruppo diesel è equipaggiato con serbatoio carburante (tipicamente 6 ore d’autonomia), vasca di raccolta, batterie di avviamento e sistemi di raffreddamento adeguati, soprattutto per potenze superiori ai 30 kW. Non dipende dalla rete e risponde anche quando l’energia manca, una garanzia che può fare la differenza quando occorre, senza esitazioni.

Cosa dice la norma? Qual è la configurazione raccomandata dalla EN 12845? La UNI EN 12845 (2000 e successive revisioni) stabilisce che, qualora ci siano più pompe principali, al massimo una possa essere elettrica: le altre, se presenti, devono essere motorizzate a motore diesel. Spiega anche come per configurazioni con tre pompe principali (frequenti in contesti con esigenze più elevate) due lavorano contemporaneamente, ciascuna fornendo il 50 % della portata.

Questa disposizione è pensata per garantire robustezza e ridondanza: anche se la corrente salta, almeno una delle pompe può intervenire senza esitazioni.

Righetto Serbatoi propone un sistema antincendio completo (vano tecnico, gruppo pompe elettrico, diesel e pilota e riserva idrica) pensato per rispettare le norme UNI 11292/19 e UNI 12845/20 e offrire una singola certificazione integrata: tali sistemi “da esterno” o “da interro” includono protezioni antincendio, isolamento termico, ventilazione forzata, porte REI60, filtri antisoglia, quadri di controllo, sistemi di emergenza… ogni dettaglio studiato per un vano tecnico pronto e sicuro.

Confrontiamo, allora, le motorizzazioni, mettendone in luce i pro ed i contro:
Elettropompa
– Pro: silenziosa, pulita, manutenzione più semplice, nessun carburante da stoccare.
– Contro: dipendenza totale dall’alimentazione elettrica, può lasciare scoperti in caso di blackout.
Motopompa diesel
– Pro: completa autonomia elettrica, operativa anche in assenza di rete.
– Contro: necessita di carburante, manutenzione più impegnativa, emissioni.
Soluzione combinata (norma)
– Pro: massimo dell’affidabilità: in presenza di alternanza tra rete e blackout, la risposta è garantita.
– Contro: costo e complessità maggiori, perché devi gestire due sistemi in parallelo.

Se ti trovi in un edificio moderno, ben collegato, con continuità elettrica garantita, l’elettropompa può bastare, specialmente se pensi al risparmio operativo e ambientale, ma, negli scenari di crisi, terreni industriali isolati o in presenza di rischi elevati, la doppia motorizzazione (elettrica e diesel) è la scelta di chi non lascia nulla al caso, oltre a norma di legge.