24.10.2025
Il mercato dei serbatoi per il GNL verso 25 miliardi di dollari entro il 2031

Oramai il segmento dei serbatoi per il gas naturale liquefatto (GNL) sta emergendo come uno dei cardini infrastrutturali della transizione verso fonti più pulite: secondo un’analisi recente, il mercato globale dei serbatoi di stoccaggio GNL passerà da circa 15,6 miliardi di dollari nel 2024 a circa 25,2 miliardi di dollari entro il 2031, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) stimato intorno al 7,1%.

Che cosa sta alimentando questa ascesa? I motivi sono molteplici e intrecciati tra loro: da un lato, il GNL si afferma sempre più come combustibile ponte nella transizione energetica, essendo sicuramente meno inquinante del carbone e dell’olio combustibile, e può essere impiegato tanto nella generazione elettrica quanto nel trasporto pesante o marittimo, aumentando la necessità di infrastrutture dedicate alla sua distribuzione; dall’altro lato, l’espansione della catena logistica del GNL (sia a livello di nuovi terminal di liquefazione e rigassificazione sia di stoccaggio on­shore e offshore) richiede volumi crescenti di serbatoi capaci di gestire le temperature criogeniche del fluido (circa -162°C) e di farlo in condizioni di sicurezza e stabilità.

In termini tecnici, si tratta di realizzare contenitori che sopportino temperature estreme, che possano prevenire perdite o boil-off (evaporazione) del liquido e che garantiscano condizioni operative stabili per lunghi intervalli temporali. I materiali usati (dall’acciaio all’acciaio al nichel e al­le leghe leggere) e i tipi di serbatoi (autoportanti vs supportati da strutture esterne) diventano elementi differenzianti nel mercato. ad esempio, il segmento “self-supporting” (serbatoi autoportanti) domina la quota del mercato per tipo, grazie alla loro maggiore stabilità strutturale.

Dal punto di vista geografico, le regioni ad alto sviluppo infrastrutturale legate al GNL, come l’Asia-Pacifico e il Nord America, stanno giocando un ruolo trainante: in Asia-Pacifico, la necessità di importare gas e diversificare le fonti energetiche ha portato a investimenti massicci in infrastrutture di stoccaggio e rigassificazione; nel Nord America, invece, l’espansione dell’export di GNL ha creato una domanda capillare di depositi criogenici adeguati.

Ancora, emergono alcune tendenze da tenere d’occhio: una in particolare è la crescente adozione di soluzioni modulari e small-scale LNG (piccola scala), che consentono lo stoccaggio in contesti più flessibili e distribuiti, come per piccole supply chain o per mobilità a GNL. A ciò si aggiunge, infine, l’integrazione con sistemi energetici rinnovabili, ovvero un serbatoio GNL che funziona in sinergia con impianti solari o eolici per coprire i momenti di bassa produzione.