17.02.2023
L’Italia rischia l’effetto Cuba con lo stop delle auto diesel e benzina dal 2035?Dal 2035, l'Unione Europea vietà la vendita di autovetture e veicoli commerciali leggeri funzionanti a benzina o gasolio. Questo ha portato Maurizio Marchesini, vicepresidente della Confindustria per filiere e medie imprese, nel suo intervento alla trasmissione Zapping di Rai Radio 1 del 15 febbraio, a dichiarare che l'Italia rischia un effetto Cuba, in cui le persone continueranno a circolare con le vecchie auto a combustione perché le elettriche costeranno troppo e non potranno permettersele. Tuttavia, nonostante questa situazione non sia paragonabile a quella cubana, la realtà è più complessa delle teorie. Nel 2022, le immatricolazioni di auto elettriche in Italia sono diminuite del 26%, mentre in altri paesi europei sono aumentate. Inoltre, molte auto vecchie continuano a circolare in Italia, e le auto elettriche sono costose, con i modelli più economici che hanno un prezzo di circa 21-25 mila euro, ma solo per le citycar. Per le auto familiari, i prezzi salgono ben oltre i trentamila euro. Nonostante gli incentivi messi a disposizione dal governo italiano per acquistare un'auto elettrica, che includono un contributo di 5.000 euro per ciascun veicolo se si rottama una vettura fino ad Euro 4, l'importo di 190 milioni di euro non è stato completamente utilizzato, con ben 173 milioni ancora a disposizione. Tuttavia, questi incentivi sono ancora troppo pochi per le famiglie dalle entrate normali e ancora troppi per lo Stato. Molte persone che hanno sostituito il loro vecchio veicolo lo hanno fatto solo per evitare i divieti nei centri urbani delle grandi città, essendo i mezzi pubblici ancora inefficienti. La sostituzione delle automobili con le tasse di tutti non appare percorribile, ma la situazione richiede una soluzione a lungo termine.