04.03.2023
Come funzionano gli impianti antincendio a CO2 e quali sono le loro applicazioniGli impianti antincendio a CO2 sono sistemi di spegnimento automatico che utilizzano anidride carbonica come agente estinguente. Questi sistemi fanno parte dei sistemi a Clean Agent, in quanto l'anidride carbonica viene stoccata in bombole o serbatoi sotto forma liquida e vaporizzata in ambiente tramite ugelli appositi. L'anidride carbonica è un gas estinguente largamente utilizzato poiché non è tossico per l'uomo, è dielettrico, non lascia residui e viene conservato allo stato liquido sotto pressione. È efficace per spegnere i fuochi di classe B e C, gli apparecchi in tensione e anche i fuochi di classe A. Gli impianti fissi a CO2 sono utilizzati in genere quando non possono essere impiegati quelli ad acqua. Trovano frequente applicazione per la protezione di locali in cui vi è stoccaggio di materiali infiammabili e sono particolarmente adatti per proteggere qualsiasi tipo di macchinario elettrico sotto tensione. I sistemi antincendio a CO2 sono dotati di opportuni sistemi di rivelazione, ad azionamento elettrico o pneumatico, che agiscono direttamente o attraverso centraline su comandi posti sulla testata della valvola della bombola pilota. Le bombole, generalmente installate in batteria, sono collegate tra di loro attraverso una serie di accessori, comandi, interruttori, che completano l’impianto. L'efficacia del sistema dipende dal mantenimento della concentrazione di anidride carbonica per un tempo sufficientemente lungo da raggiungere non solo lo spegnimento, ma anche la completa estinzione di ogni focolaio nascosto che possa essere stato lasciato dall’incendio stesso. Il tempo richiesto per tale obiettivo è di 10-20 minuti, a seconda degli standard di riferimento. Gli impianti antincendio a CO2 rappresentano una soluzione molto efficace per la protezione di edifici e impianti industriali da incendi di varia natura, grazie alla loro capacità di interrompere rapidamente il processo di combustione e di impedire la formazione di ulteriori focolai. L'utilizzo dell'anidride carbonica come agente estinguente è particolarmente utile in quei casi in cui l'acqua potrebbe causare danni ai beni materiali o alle apparecchiature elettriche presenti nell'edificio o nell'area protetta. Inoltre, l'anidride carbonica è anche in grado di spegnere incendi in ambienti sottoposti a pressione, come serbatoi e tubazioni. Va però tenuto presente che l'utilizzo di impianti antincendio a CO2 presenta alcuni rischi, legati soprattutto alla potenziale pericolosità dell'anidride carbonica per la salute umana. Infatti, la CO2 può sottrarre l'ossigeno dall'aria circostante, provocando difficoltà respiratorie e, in casi estremi, asfissia. Per questo motivo, è fondamentale seguire le norme di sicurezza e le procedure operative previste per l'utilizzo degli impianti antincendio a CO2, al fine di minimizzare il rischio di incidenti e garantire la massima protezione degli operatori e delle persone presenti nell'area protetta. Inoltre, è importante tenere sotto controllo le condizioni dell'impianto e degli estintori, effettuando regolari operazioni di manutenzione e revisione, come la sostituzione delle bombole e la verifica della stabilità dell'involucro. In questo modo, si garantisce che gli impianti antincendio a CO2 siano sempre pronti e in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenza. In conclusione, gli impianti antincendio a CO2 rappresentano una soluzione altamente efficace per la prevenzione e la gestione degli incendi, ma è fondamentale adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza degli operatori e delle persone presenti nell'area protetta. Alcune informazioni finali: la neve carbonica è l'anidride carbonica trasformata in stato solido che sublima rapidamente trasformandosi in uno stato aeriforme senza lasciare alcun residuo. La revisione degli estintori a CO2 deve essere effettuata ogni 5 anni, mentre il collaudo, che consiste nella verifica della stabilità dell'involucro tramite specifica prova idraulica, ogni 10 anni.