Nella tranquilla sera del 18 giugno 2025, la galleria Citerna dell’Autostrada A1 Panoramica si è trasformata in un vero e proprio teatro di crisi: un pesante camion in collisione con diverse auto ha dato origine a un incendio simulato, capace di mettere alla prova non solo la prontezza dei soccorritori, ma anche l’efficacia dei nuovi mezzi e delle procedure di coordinamento tra enti diversi.
L’operazione, organizzata dalla Prefettura di Firenze con la stretta collaborazione dei Vigili del Fuoco (Comando di Firenze e dell’IV Tronco di Autostrade per l’Italia, con il supporto della Polizia Stradale e del 118) ha preso il nome di “Dante”, un omaggio ideale al viaggio negli inferi di un’emergenza potenziale che si dipana tra fumo denso e casco protettivo.
Allo scoccare delle 21, il tratto tra Barberino di Mugello e Roncobilaccio si è chiuso al traffico, come previsto dai decreti di sicurezza e dalle ordinanze locali, e le luci della galleria si sono accese sui figuranti, volontari della Città Metropolitana, vestiti e truccati per simulare ferite e traumi tipici di un incidente stradale; dopo un primo intervento di soccorso e estricazione delle “vittime”, le squadre hanno affrontato la seconda fase dell’esercitazione: lo spegnimento dell’incendio interno al tunnel.
Proprio in questa circostanza, per la prima volta nella regione, sono entrati in azione i due robot antincendio cingolati “Shark Colossus”, affiancati dal nuovissimo mezzo Aps (Auto Pompa Serbatoio) in comodato d’uso da Autostrade per l’Italia: i robot, frutto dell’innovazione tecnologica di Shark Robotics, sono progettati per muoversi in ambienti ostili, sotto una coltre di fumo e calore, trasportando tubazioni e lanciare getti d’acqua ad alta pressione con telecontrollo diretto da remoto.
L’obiettivo è duplice: consentire ai vigili del fuoco di mantenersi al sicuro a distanza e garantire una rapidità di intervento in gallerie dove la visibilità è ridotta e i rischi di crolli o esplosioni possono essere elevati.
Le manovre di prova hanno dimostrato un’ottima maneggevolezza dei mezzi, anche lungo i binari della galleria, e una comunicazione costante tra operatori in campo e sala operativa.
Infatti, ogni passaggio, ogni messaggio radio è stato registrato e valutato al termine dell’esercitazione, per individuare punti di forza e criticità da correggere: in una galleria lunga oltre 600 metri, con un’unica corsia e un ponte di emergenza distante alcuni chilometri, mantenere coerenza nelle comunicazioni e rapidità nelle decisioni può fare la differenza tra un intervento efficace e un dramma reale.
Le chiusure notturne del tratto, rese pubbliche in anticipo dalla Prefettura e da ToscanaInDiretta, hanno messo in evidenza anche l’importanza di una corretta gestione del traffico e di piani di viabilità alternativa: chi proveniva da Firenze, infatti, è stato invitato a utilizzare preferibilmente la A1 Direttissima, evitando imbottigliamenti e garantendo libero accesso ai mezzi di soccorso; dal canto loro, i turisti e gli autotrasportatori hanno accolto con comprensione l’iniziativa, consapevoli che quel sacrificio di qualche ora di circolazione avrebbe potuto salvare vite umane in futuro.
Alle 23:30, con lo spegnimento completo del rogo simulato e l’avvio delle procedure di smobilitazione, l’esercitazione è ufficialmente terminata: gli ultimi robot hanno fatto rientro alle loro basi, mentre le luci della galleria si spegnevano ripristinando la normale viabilità.
Ma gli effetti di “Dante” non si esauriscono in una sola notte: rapporti dettagliati, registrazioni audio-video e verbali di debriefing saranno ora analizzati dalla Prefettura per aggiornare i protocolli, affinare i tempi di risposta e integrare nuove tecnologie.