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01.08.2025
La sicurezza sismica dei silos e dei serbatoi nell’Eurocodice 8 Parte 4

Il recente rifacimento della Parte 4 dell’Eurocodice 8, pubblicato il 29 luglio 2025, segna un cambio di paradigma nella progettazione sismica delle strutture di stoccaggio, offrendo un corpus normativo quasi completamente riscritto (oltre l’80% del contenuto) e allineato alle esigenze reali dell’industria europea.

Coordinata dal mandato europeo M/515 e frutto di un lavoro decennale di un gruppo di esperti specializzati, questa nuova norma non si limita a un aggiornamento puntuale, ma introduce metodologie avanzate di modellazione (inclusa l’interazione terreno-struttura), stati limite realistici e l’adozione formale di approcci non lineari in linea con Eurocodice 3 e con raccomandazioni internazionali come AWWA e API.

Unica nel suo genere, la Parte 4 integra in maniera organica prescrizioni statiche e sismiche per silos e serbatoi, distinguendo chiaramente le diverse tipologie strutturali e offrendo uno strumento completo per garantire la protezione della vita, la limitazione dei danni e la funzionalità dei servizi essenziali, come previsto dai principi generali di Eurocodice 8.

La riscrittura della Parte 4 è stata avviata nel 2018 nell’ambito del mandato europeo M/515, con l’obiettivo di armonizzare le norme sui silos, serbatoi e impianti industriali all’interno dell’intero corpus dell’Eurocodice 8, dalla parte 1 alla parte 9.

Il lavoro, curato da specialisti in strutture di stoccaggio, torri, tubazioni ed elementi non strutturali, ha portato a una riorganizzazione completa: oltre alla definizione di scopi, riferimenti e terminologia, il focus è stato rivolto soprattutto alla trattazione distinta di silos e serbatoi, considerati strutture con comportamenti dinamici sostanzialmente diversi.

I silos, contenitori di materiali granulari o particellari, sono stati finalmente valorizzati come elementi strutturali a sé stanti, classificati per materiale (acciaio, calcestruzzo normale o precompresso) e tipologia (a terra o sopraelevati, con diverse configurazioni di supporto).

Analogamente, i serbatoi vengono ora catalogati in base a materiale, geometria (cilindrici o rettangolari), ubicazione (a terra, sopraelevati o interrati) e sistemi di ancoraggio, tenendo conto sia dei contesti alimentari sia del settore oil & gas.

La norma introduce tre componenti sismiche per i fluidi: impulsiva rigida, convettiva (sloshing) e impulsiva flessibile, quest’ultima formalmente normata per la prima volta e fondamentale per descrivere il comportamento deformabile delle pareti dei serbatoi attraverso un processo iterativo di calcolo delle pressioni dinamiche.

Pur confermando l’approccio dello statico equivalente, basato sulla distribuzione di pressioni, l’Eurocodice 8 parte 4 ammette ora analisi non lineari avanzate (MNA e GNA) e l’uso di coefficienti non dimensionali, in linea con le migliori prassi internazionali.

Rispetto al testo precedente, che si concentrava sul buckling locale, la nuova norma amplia gli stati limite includendo stabilità globale, danni alle fondazioni, criticità negli ancoraggi e perdite di tenuta: particolare rilievo ha assunto la risoluzione delle incoerenze sull’interazione suolo-struttura (SSI), adottando procedure più realistiche e coerenti nell’attribuzione dei periodi naturali. Inoltre, la combinazione sismica passa dalla vecchia somma dei massimi allo SRSS (radice della somma dei quadrati), in conformità con API e AWWA, per tenere conto delle diverse frequenze di vibrazione fra fluido e contenitore.

A differenza di altre normative internazionali che trattano il tema in appendici statiche o sotto forma di raccomandazioni (API 650, AWWA, standard neozelandesi, venezuelani), l’Eurocodice 8 – Parte 4 si presenta come l’unico testo normativo completo che integra statico e sismico, offrendo un riferimento tecnico e legislativo per gli ingegneri europei.