08.09.2023
Come la demolizione del serbatoio di Tissano diventa un atto di sostenibilitàDopo un quarto di secolo di inattività, oggi è stato un giorno memorabile per il vecchio serbatoio dell'acquedotto situato a Tissano, una frazione di Santa Maria la Longa. Costruito decenni fa, questo torrione di cemento armato alto 24 metri aveva una volta l'importante compito di fornire acqua alla comunità locale. Tuttavia, negli ultimi 25 anni è rimasto inutilizzato, trasformandosi più o meno in una struttura obsoleta che interrompeva il paesaggio della zona. Dopo mesi di pianificazione e preparazione, la struttura è stata finalmente demolita in questi giorni, in un evento che ha visto una spettacolare esplosione far crollare il gigante di cemento in appena due secondi. L'operazione è stata eseguita con la massima precisione per garantire la sicurezza di tutti, e fortunatamente il torrione è caduto esattamente come previsto, all'interno di un'area agricola circostante, lontano da qualsiasi edificio residenziale o struttura critica. Ciò che rende questa demolizione particolarmente notevole è il piano per il riutilizzo responsabile dei materiali. In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro dell'attenzione, è incoraggiante notare che tutto il cemento recuperato dalla demolizione sarà accuratamente sminuzzato. Questo materiale sarà poi riutilizzato per la produzione di nuovo calcestruzzo, fornendo una soluzione ecologicamente sostenibile che minimizza lo spreco e contribuisce alla conservazione delle risorse. In questo modo, mentre una struttura che ha servito la sua comunità per anni viene abbattuta, la sua eredità continuerà a vivere, non solo nelle memorie di coloro che l'hanno conosciuta, ma anche come parte integrante di nuovi progetti edilizi. Così, il ciclo della vita del serbatoio si completa, trasformandosi da un monumento inattivo a una risorsa preziosa per il futuro.