Il recente avviso pubblico per la fornitura di 56 serbatoi da 2.000 litri per il recupero dell’acqua piovana, destinati ai privati delle valli Impero e Maro, rappresenta un tassello significativo nel disegno più ampio della “Green Community – Concrete e verdi: due valli sostenibili”, misura M2C1 – Investimento 3.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
L’intervento, finanziato interamente dai fondi europei Next Generation EU, mira non solo ad aumentare la resilienza idrica delle comunità rurali ma anche a coinvolgere direttamente i cittadini nella sostenibilità quotidiana, grazie a un cofinanziamento simbolico di 200 € a serbatoio e a una distribuzione capillare sul territorio.
Il core dell’iniziativa risiede nella volontà di declinare i principi del PNRR in un contesto territoriale fragilizzato da periodi di siccità sempre più frequenti: la Missione 2 del PNRR, dedicata alla “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, inserisce l’Investimento 3.2 (“Green Communities”) tra le leve principali per supportare le economie locali e ridurre la dipendenza dalle risorse idriche centralizzate.
In Liguria, il progetto pilota selezionato, unico in regione, coinvolge gli otto comuni della Valle Impero (Aurigo, Cesio, Caravonica, Borgomaro, Chiusanico, Chiusavecchia, Lucinasco e Pontedassio) e quelli della Valle Maro, confermando come modello replicabile la Green Community ligure che ha ottenuto 2,6 milioni di euro per interventi di economia circolare e agricoltura sostenibile.
L’avviso, pubblicato il 27 luglio 2025, chiuderà il 7 agosto 2025 alle ore 12, termine entro il quale i cittadini interessati dovranno inviare la domanda tramite PEC al proprio comune di residenza: ogni famiglia potrà ottenere un serbatoio esterno da 2.000 litri, completo di raccorderia standard. L’unico onere a carico dei beneficiari è una compartecipazione di 200 €, comprensiva di IVA, da versare preventivamente all’operatore economico incaricato.
I serbatoi, costruiti in materiale plastico resistente ai raggi UV e dotati di supporti per fissaggio a terra, garantiscono una capacità di stoccaggio adeguata alle esigenze di un piccolo orto domestico o di un giardino familiare; la raccorderia standard comprende valvole di scarico, flange di collegamento e tubazioni di sovrappieno, progettate per semplificare l’installazione e ridurre i rischi di perdita e contaminazione. Grazie a un design modulare, i serbatoi possono essere agganciati tra loro o integrati in reti di più ampio respiro, favorendo sistemi di irrigazione a goccia a basso impatto energetico.
L’adozione diffusa dei serbatoi piovana favorisce un duplice risultato: da un lato, diminuisce la pressione sulle falde e sul sistema idrico comunale durante i picchi di domanda; dall’altro, sensibilizza i cittadini a un uso più consapevole dell’acqua, risorsa sempre più limitata a causa dei cambiamenti climatici: in un territorio come la Valle Impero, dove l’agricoltura familiare ha un ruolo chiave nell’economia locale, questa misura contribuisce a mantenere viva la tradizione dei “giardini terrazzati”, riducendo i costi di esercizio per le famiglie e incentivando pratiche di autosufficienza alimentare.
I singoli comuni sono chiamati a gestire in maniera puntuale le graduatorie, garantendo trasparenza e tempestività nelle comunicazioni con i cittadini: oltre alla consegna dei serbatoi, è prevista una giornata formativa in ogni paese, in collaborazione con associazioni di agricoltori locali e tecnici del Dipartimento per le Politiche del Mare, per illustrare le migliori pratiche di raccolta e utilizzo dell’acqua piovana; successivamente, entro il 2026, un monitoraggio condiviso tra Regione Liguria e Ministero della Transizione Ecologica verificherà i benefici in termini di risparmio idrico e riduzione delle dispersioni.