12.05.2023
Cambia l’area della Tombaccia: trasformazione dei serbatoi Fox Petroli in un impianto di gas naturale liquefattoEcco un importante progetto di riconversione che è stato presentato lo scorso 23 gennaio al Sindaco e alla sua maggioranza riguardante gli attuali serbatoi Fox di proprietà della famiglia Berloni. Questi serbatoi si trovano lungo via Senigallia, nella zona industriale di Tombaccia. La capogruppo del Partito Democratico, Anna Maria Mattioli, ha commentato l'audizione dei vertici di Fox Petroli in commissione Ambiente, presieduta dal consigliere Michele Gambini, dichiarando che parte dei serbatoi verrà rimossa e i rifornimenti arriveranno tramite un gasdotto. Questa riconversione porterà ad avere un nuovo e più arioso skyline per quell'area. Nonostante la trasformazione da depositi petroliferi a gas naturale liquefatto, l'area manterrà la sua "destinazione energetica" e il gas sarà distribuito attraverso due stazioni di pompaggio fino alle utenze domestiche e industriali. Si tratta di un progetto che richiede un grande investimento da parte della famiglia Berloni ed è sottoposto alla valutazione di impatto ambientale. Il piano è stato presentato a tutti gli enti locali dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questa riqualificazione si collega a un progetto nazionale che riguarda la realizzazione di un gasdotto che parte dalla Puglia e passerà per Villa Ceccolini. Proprio da Villa Ceccolini, attraverso una stazione di pompaggio, il gas naturale liquefatto raggiungerà gli impianti della Fox. Questo permetterà di eliminare 130.000 metri cubi di deposito petrolifero, sostituiti da due linee di liquefazione del metano per un totale di 140.000 tonnellate di gas. Verranno rimossi anche 15.000 metri cubi di depositi di riserva, sostituiti da 2.000 metri cubi per lo stoccaggio del gas, con una trasformazione generale dell'area che comporterà un miglioramento estetico e una riqualificazione complessiva. La capogruppo Mattioli ha fatto un riepilogo delle fasi del progetto precedenti all'audizione di martedì. Il progetto è stato presentato al Ministero il 17 marzo scorso e ha ottenuto finanziamenti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la transizione ecologica, passando dai combustibili fossili ai combustibili bio senza emissioni inquinanti. Attualmente, il progetto è in fase di valutazione da parte di una commissione tecnica. Inoltre, il Comune, la Provincia, l'Ente Parco San Bartolo e il Ministero dei Beni Culturali stanno verificando la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il Nulla Osta di Fattibilità (NOF), considerando la vicinanza con Villa Caprile e possibili interferenze archeologiche. Con la trasformazione dell'impianto, che opererà 24 ore su 24, sette giorni su sette e movimenterà 400 tonnellate di gas liquido al giorno, si migliorerà la qualità dell'aria e dell'ambiente grazie alle dimensioni ridotte del sito e alla riduzione dello stoccaggio, che avverrà solo durante il fine settimana quando i mezzi di trasporto sono fermi. Inoltre, l'area sarà circondata da barriere di sicurezza e sarà soggetta a controlli costanti per prevenire eventuali esondazioni. Nella fase di parziale demolizione e ricostruzione, verranno sostituiti gli attuali 15 serbatoi a stoccaggio verticale con 5 serbatoi più piccoli e 4 serbatoi più grandi. Sarà inoltre implementato un ampio e sicuro sistema antincendio su tutto l'impianto, con sistemi di rilevamento Fire & Gas. Saranno condotte valutazioni paesaggistiche, idrauliche, acustiche e sulla sicurezza, nonché verifiche geologiche del suolo e del sottosuolo, dell'impatto sulla biodiversità, sulla popolazione, sulla salute umana e sull'atmosfera, al fine di ridurre al minimo le emissioni di CO2. Tutto ciò comporterà anche un aumento dei posti di lavoro, passando dagli attuali 45 a circa 65, grazie al potenziamento dell'indotto economico diretto e indiretto. Saranno impiegati personale altamente qualificato e operativo per le operazioni di carico e scarico dei mezzi pesanti, addetti alla sicurezza, tecnici dei sistemi di controllo degli impianti e personale addetto alla logistica. Inoltre, sarà stretta collaborazione con l'Università di Pesaro e la facoltà di Ingegneria. In conclusione, la capogruppo Anna Maria Mattioli sottolinea che questo progetto rigenerativo ambientale presenta numerosi punti a favore, come la riduzione dell'impatto ambientale, il miglioramento della qualità dell'aria e dell'ambiente, l'incremento dei posti di lavoro e la collaborazione con istituzioni accademiche.